Lavoratori in CIGS: sanzioni per la mancata rotazione
- Rif. Ipsoa
- 23 giu 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Il decreto emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con il quale si provvede all’aumento del contributo addizionale per i datori di lavoro che non rispettano i criteri di rotazione del personale che si trova in cassa integrazione guadagni straordinaria approda in Gazzetta Ufficiale. Nel decreto ministeriale n. 94956/2016, in attuazione del Jobs Act, è prevista, in capo al datore di lavoro, l’applicazione di una sanzione, pari all’aumento, di un punto percentuale, del contributo addizionale dovuto per i singoli lavoratori in relazione al periodo temporale per il quale è stata accertata la violazione.
Con il decreto n. 94956, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, viene stabilito che, in caso di mancato rispetto delle modalità di rotazione dei lavoratori, va applicato un incremento della contribuzione addizionale.
Contributo addizionale post Jobs Act
La riforma degli ammortizzatori sociali operata dal Jobs Act prevede una sorta di meccanismo di responsabilizzazione delle imprese attraverso l’introduzione di una contribuzione aggiuntiva che grava sulle imprese che fanno effettivo ricorso all’integrazione salariale straordinaria.
Viene introdotto un contributo addizionale “in caso d’uso” con le seguenti aliquote:
- 9% della retribuzione persa per i periodi di CIGS sino a un anno di utilizzo nel quinquennio mobile;
- 12% sino a due anni di utilizzo nel quinquennio mobile
Vuoi approfondire? Contatta lo Studio Bonesi: www.studiobonesi.com
















































Commenti