Risoluzione per mutuo consenso: chiara e certa la comune volontà delle parti
- Cristina Bonesi

- 24 set 2015
- Tempo di lettura: 1 min
La Cassazione in tema di contratto a termine, ha affermato che affinché possa configurarsi una risoluzione del rapporto per mutuo consenso è necessario che sia accertata - sulla base del lasso di tempo trascorso dopo la conclusione dell'ultimo contratto a termine, nonché del comportamento tenuto dalle parti e di eventuali circostanze significative - una chiara e certa comune volontà delle parti medesime di porre definitivamente fine ad ogni rapporto lavorativo. A tal fine il solo decorso del tempo o la semplice inerzia del lavoratore, successiva alla scadenza del termine, sono insufficienti a ritenere sussistente la risoluzione per mutuo consenso.
Il fatto trae origine dal contenzioso instaurato tra un dipendente e la Società Autostrade.La Corte d'appello, nel confermare la sentenza del primo giudice che aveva accertato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato tra le parti a decorrere dal 16 luglio 2002, ha condannato la società autostradale al ripristino dello stesso, ribadendo che quest'ultima non aveva fornito la prova della ricorrenza delle condizioni giustificative dell'apposizione della causale per il ricorso al lavoro interinale, posto che i turni svolti in quel periodo dai lavoratori interinali erano risultati in numero maggiore di quello dei turni delle assenze per ferie. Vuoi approfondire: chiama lo Studio Bonesi e chiedi una consulenza…la prima è GRATUITA!
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